Sono Miryam Blasco Yoga Teacher, Counselor Professional e Facilitatrice di corsi sulla crescita personale e lo sviluppo del potenziale umano. Oggi voglio raccontarti qualcosa in più sul tema e percorso: “Conoscere il Giudice Interiore: la libertà di Essere Sé Stessi!”
A chi è rivolto il percorso di crescita su questa tematica? A tutte le persone che vogliono approfondire la conoscenza di Sé e sviluppare il proprio potenziale, a tutti coloro che vogliono prendere consapevolezza dei meccanismi di funzionamento della propria struttura psico-somatica, caratteriale, emotiva, d’identificazione con le immagini di Sé. Ottimo per chi vuole migliorare l’autostima, il potere personale, la capacità comunicativa ed empatica, stare bene con se stessi e migliorare le relazioni affettive e lavorative.
Voglio comunicarti la mia esperienza con la tematica del Giudice, uscendo fuori dagli standard di presentazione di un tema così delicato.
Prima di cominciare vorrei che portassi l’attenzione su alcuni interrogativi esistenziali: Chi sono io? Cos’è la vita? Queste domande si agitano in ognuno di noi, sia in modo consapevole sia in altri modi, per esempio inseguendo oggetti e desideri con determinazione e spesso con fatica, sperando inconsciamente di trovare risposta a queste domande e finalmente trovare pace.
Queste domande scorrono costantemente nel nostro essere e sono la spinta dell’evoluzione dell’individuo.
Se ci fermassimo un attimo a riflettere ci potremmo accorgere che tutto quello che facciamo ha un solo comune scopo: conoscere noi stessi e capire cosa ci facciamo su questa terra!

Ma cos’è il Giudice Interiore? Il nome che Freud da al Giudice interiore è Superego, quell’entità psichica energetica somatica che è “sopra” l’ego, che sta più in alto, ed il suo nome richiama alla nostra attenzione “immagini” di controllo e di dominio come i genitori e figure di autorità del periodo infantile, che sovrastano il bambino.
La sue funzioni sono molteplici ma possiamo sintetizzarle definendo il Giudice Interiore come un “supervisore” del nostro senso dell’io e dell’inconscio. Le funzioni nello specifico saranno argomento dei corsi, così come la sua formazione, origine e la sua utilità, il loop e come difendersi consapevolmente dal proprio giudice.
Il superego o Giudice Interiore ci da un terreno su cui fondare la nostra SOPRAVVIVENZA nella società e allo stesso tempo è l’ostacolo “all’esperienza diretta” della nostra vera natura e della sua profondità, al di là delle STRUTTURE della personalità.
Molto spesso, quando parlo del mio lavoro, incontro persone che mi dicono: interessante ma ho paura di partecipare ad un incontro di questo tipo! Che possa essere un gruppo di tre giornate, un webinar in quattro moduli o un percorso individuale di 8 incontri, il timore della persona non cambia. Sostanzialmente le persone hanno una resistenza al cambiamento alimentata dal giudice stesso! Una delle motivazione che mi ha spinto a creare brevi video informativi sulla tematica e diffonderli dal mio canale YouTube è quella di chiarire che NON BISOGNA GUARDARE AL GIUDICE INTERIORE COME QUALCOSA DI SBAGLIATO!
Io ringrazio chi con onestà mi ha fatto portare l’attenzione sulla “paura di partecipare”. Del resto, ragionando per associazioni di immagini, il Giudice incute paura. Svolge allo stesso tempo più funzioni: intimorisce con una possibile punizione. Per questo molti si soffermano sulla prima parte del titolo del corso “Conoscere il Giudice interiore”, piuttosto che sulla seconda “LA LIBERTÀ DI ESSERE SE STESSI!”
Sfatiamo il primo MITO

In questo percorso NON SI TRATTA di distruggere il Giudice Interiore, SI TRATTA bensì di estendere la nostra CONSAPEVOLEZZA, oltre i CONFINI- LIMITI- CREDENZE AUTO-GIUDIZI-CONFRONTI E PARAGONI- IMMAGINI che ci definiscono, sfidando la rigidità dei condizionamenti ricevuti e soprattutto DISIDENTIFICARSI .
Si tratta di crescere e VIVERE una vita da ADULTI, imparando a riconoscere le nostre emozioni, come la paura, riconoscere quando un “sentire” per esempio la paura è reale o solo legato ad un’immagine, imparare a conoscere come funziona il nostro meccanismo di sopravvivenza ed includerlo compassionevolmente nel nostro sistema di valori e non in quello che abbiamo imparato da altri. Si tratta di uscire dalla dominazione compulsiva di regole e valori ereditati attraverso il condizionamento e di scoprire i nostri valori in quanto individui unici, liberi e creativi, attraverso un’esperienza diretta e tramite lo sviluppo di qualità e capacità che sono insite nel nostro essere.
Il percorso visto da questa prospettiva ci apre alla possibilità di vivere una vita sana, fatta di relazioni vere, cooperazione, buoni pensieri, buone parole e buone azioni, poter dare il meglio di noi in ogni situazione ed anche sbagliare, poiché è umano, riconoscendo che l’ autopunizione e il senso di colpa servono solo allo sfinimento energetico e psico-fisico.
Ritornando alle domande “Chi sono io”, “Cos’è la vita” , per molti anni la risposta che davo a me stessa è stata coperta dal caos della mente, dalla confusione, da costante valutazione, confronto, paragone, premio e autopunizione.
Le voci interiori, dai toni alti, a volte aggressivi e spesso manipolativi, coprivano la mia verità e la voce gentile del cuore!

Mi accorgevo di dare delle risposte razionali e non vere , giuste per il mio giudice interiore, giuste per gli altri, per le persone che amavo e dalle quali cercavo e chiedevo indirettamente approvazione, amore. Tutto questo per anni mi ha causato malessere generale, senso di separazione, frustrazione, a volte risentimento e rancore, causando anche dolore e malattia del corpo.
Negli anni, grazie al mio percorso di vita, di studi, di ricerca interiore ho imparato che l’organismo è così intelligente e attaccato alla vita che riesce ad adattarsi in tutti i modi possibili pur di SOPRAVVIVERE e lo fa in modo così naturale, che non c’è bisogno di un intervento consapevole… nasciamo, cresciamo, ci sviluppiamo, apprendiamo, impariamo, imitiamo, ci ammaliamo e guariamo e non siamo consapevoli di come tutto ciò accade! Viviamo in organismi così intelligenti che sono capaci di qualsiasi adattamento anche al DOLORE E ALLA SOFFERENZA pur di sopravvivere e noi CREDIAMO di vivere E CHE “SOFFRIRE SIA NORMALE”.
Ma cosa succede quando accade qualcosa nella tua vita, un evento, un incontro, una malattia e… cominci a sentire che non tutto è come sembra? Ti posso dire come è stato per me: accorgermi che ero” divisa” in tante parti, che non mi dicevo fino in fondo la verità, è stata la svolta ed il primo passo per comprendere che per molti anni ho sopravvissuto grazie al mio giudice interiore e che allo stesso tempo, questa sopravvivenza era diventata un’abitudine piccola e stretta, la mia costrizione, la mia gabbia.
Così mi sono messa alla ricerca di me, ho frequentato scuole di crescita personale e di sviluppo del proprio Sé , ho incontrato persone meravigliose, ho fatto l’esperienza diretta di chi sono e raccontarla a parole sarebbe riduttivo. La fonte di ogni comprensione e pratica che oggi porto nel mondo, insieme alla metodologia e struttura del lavoro sul giudice interiore, viene dall’Istituto che ho frequento e con il quale collaboro con amore e passione : Integral Being Institute di Avikal Costantino e dal mio mentore Kapil Pileri.
Il secondo MITO da sfatare

Frequentare i corsi di crescita personale in genere, e più nello specifico corsi come iFondamentali e sul Giudice Interiore è una possibilità, utile a fare un passaggio di consapevolezza, per spostare l’attenzione dal fuori al dentro, per essere vigile, sveglio, attento, per imparare a difendersi quando è necessario, per venire fuori per quello/a che si è, per sviluppare una serie di abilità, capacità, competenze che non trovi facilmente in giro in diversi corsi. Ma non diventi un supereroe, un mistico, un santone o un maestro: sarai te stesso più consapevole della tua umanità e potenzialità e tutto dipende da te, da quanto vorrai andare fino in fondo, per me è stata la svolta per cambiare vita, stare bene con me stessa, avere sane relazioni e vivere esattamente in sintonia con chi IO SONO!
Terzo MITO da sfatare

In questi corsi non si tratta il tema della religione, della filosofia, il credo, politica, razza, genere, non ci sono cure ultraterrene, magie ecc. E’ ben lontana da me ogni sorta di pregiudizio su quanto appena citato, il corso si fonda sul principio dell’inclusività per cui che tu sia cristiano, buddista taoista, musulmano, che tu abbia interessi filosofici o di qualsiasi genere, puoi tranquillamente frequentare il corso. Il metodo di lavoro ha un approccio Esperienziale si utilizza la MEDITAZIONE e l‘INQUIRY poiché sono ottimi strumenti per praticare PRESENZA, oggi molte meditazioni sono anche sostenute dall’OMS come pratiche di salute e benessere psicofisico.
Ci tengo a concludere sottolineando che: il vero viaggio e la tua libertà dipende da TE e la cosa più importante è FARE IL PRIMO PASSO! IN QUESTO CASO PUOI SEGUIRE I MIEI VIDEO SUL MIO CANALE YOUTUBE E CONTATTARMI PER INIZIARE UN PERCORSO INDIVIDUALE!