Prossimo appuntamento 9/10/11 Novembre 2018 presso il castello di Serragiumenta!

La prima cosa che compare appena ti svegli è lui: il tuo giudice interiore. Appare nella forma di un giudizio, una preoccupazione, una spinta o pressione a fare, un biasimarti per qualcosa che hai fatto o pensato, un’incertezza.
È la presenza più consistente nella nostra vita e la relazione più antica: il giudice interiore è quella presenza che non ti fa sentire in pace con te stesso, con ciò che sei e con la tua esperienza nel presente. Il giudice interiore è impegnato costantemente a criticare, valutare, giudicare, paragonare e commentare sulla tua esperienza, te e tutto ciò che ti circonda.
È la presenza più consistente nella nostra vita e la relazione più antica: il giudice interiore è quella presenza che non ti fa sentire in pace con te stesso, con ciò che sei e con la tua esperienza nel presente. Il giudice interiore è impegnato costantemente a criticare, valutare, giudicare, paragonare e commentare sulla tua esperienza, te e tutto ciò che ti circonda.
Osho chiama questa presenza: Il Giudice, Il Carattere, la Coscienza ed afferma chiaramente che finché c’è coscienza non ci può essere consapevolezza.
La presenza del giudice interiore è profondamente sottostimata, anche se avvertita, visto che di fatto il giudice è colui che dirige almeno il 90% della nostra giornata.
Il Giudice Interiore nella tradizione
In molte tradizioni mistiche (Zen, Sufi, Advaita) l’evento Illuminazione coincide con la scomparsa/silenzio del giudice interiore e il manifestarsi della conoscenza oggettiva (che ha nomi diversi: Il Corpo di Diamante, la Mente Universale, Consapevolezza Primaria etc). Il Giudice Interiore è ben conosciuto anche nella tradizione psicanalitica classica col nome di SuperEgo ed è l’introiezione dei genitori, i loro standard, divieti e speranze, i codici morali, etici e di comportamento.
La funzione principale del giudice è di garantire la nostra sopravvivenza difendendoci contro il cambiamento e mantenendo lo status quo; fissando quindi costantemente limiti e restrizioni all’esperienza e facendo sì che i limiti siano rispettati attraverso il senso di colpa, la vergogna, l’autopunizione etc.
I temi affrontati durante il corso
Nei Gruppi di crescita personale dalla Tematica “conoscere il giudice interiore” si affronta specificamente:
- il riconoscimento della presenza del giudice; i sintomi dell’essere sotto attacco, colpa, vergogna, shock, senso di impotenza, incapacità di agire, etc etc.
- la comprensione: perché il giudice esiste? Qual è la sua funzione? Realizzare con chiarezza che il giudice non sono io!
- la guarigione ed integrazione: come uscire dal conflitto interno col giudice.
Il corso è facilitato da Ramdas Giancarlo Ghidesi